CBD vs THC: Cosa sono e da cosa differiscono
Scopriamo tutte le differenze tra CBD e THC, da cosa differiscono ?
Se vai ad analizzare la pianta di cannabis, scoprirai che vanta più di 100 diversi tipi di cannabinoidi. Cosa sono i cannabinoidi? Sono dei composti chimici che agiscono sui recettori del nostro sistema nervoso. Il CBD e il THC sono due cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis, ma hanno diverse proprietà e effetti sul nostro organismo.
Nel seguente articolo, ti spiegheremo cosa sono e da cosa differiscono. Dopo aver terminato la lettura, vedrai che saprai distinguerli a dovere, e non avrai più dubbi in merito!
1 – Cosa sono il CBD e il THC?
Il cannabidiolo e il tetraidrocannabinolo sono due composti chimici appartenenti alla stessa famiglia dei cannabinoidi, cioè sono le sostanze naturali prodotte dalla pianta di cannabis. Esistono più di 120 cannabinoidi in natura e si pensa che se ne scopriranno altri, tuttavia i più studiati e apprezzati sono il CBD e il THC. Il CBD, in particolare, mostra innumerevoli benefici per la salute.
Essendo entrambi dei cannabinoidi, è naturale che agiscono sul nostro sistema endocannabinoide. Altrove abbiamo spiegato come il sistema endocannabinoide sia collegato ai recettori del sistema nervoso, sia centrale che periferico, dunque gioca un ruolo importante nel nostro organismo. Regola diverse funzioni vitali, come l’umore, il sonno, l’appetito, il dolore e la memoria. Ora, il sistema endocannabinoide si suddivide in due principali recettori:
- CB1
- CB2
I recettori CB1 si trovano principalmente nel cervello e nel sistema nervoso centrale, mentre i recettori CB2 si trovano soprattutto nel sistema immunitario e nei tessuti periferici.
Il CBD e il THC presentano una struttura molecolare davvero simile: entrambi possiedono 21 atomi di carbonio, 30 di idrogeno e 2 di ossigeno. Quello che li rende diversi è la disposizione di tutti gli atomi che compongono le diverse molecole di CBD e THC. Pertanto, il CBD ha una struttura lineare con un gruppo idrossilico (-OH) all’estremità, mentre il THC ha un anello ciclico al posto di quel gruppo idrossilico. Tutto qui. Chiaro: questa differenza strutturale dal punto di vista chimico influisce sul modo in cui i due cannabinoidi legano con i recettori del sistema endocannabinoide.
2 – Quali sono le differenze tra tra CBD e THC?
Banalmente, una prima ma importante differenza risiede negli effetti psicoattivi. Il THC è una sostanza psicotropa, cioè provoca alterazioni della percezione, dello stato di coscienza in generale, dell’umore e del comportamento. Insomma, il nostro comportamento viene completamente stravolto. Come mai? Semplice: perché il THC si lega ai recettori CB1 del cervello e stimola la produzione di dopamina, l’ormone del piacere e dell’euforia. E se stimola produzione di dopamina, cementifica anche una dipendenza verso la sostanza psicotropa, se ne vorrà sempre più per ottenere lo stesso quantitativo di dopamina da parte del cervello.
Gli effetti del THC variano a seconda della dose, della modalità di assunzione, della tolleranza individuale e del contesto. In generale, il THC può provocare sensazioni di rilassamento, felicità, creatività, fame, ma anche ansia, paranoia, confusione, allucinazioni e alterazione della memoria. Quindi bisogna stare attenti.
E il CBD, invece?
Chiaro, il cannabidiolo è privo di effetti psicotropi, perciò non può provocare effetti da sballo. Questo perché il CBD non si lega direttamente ai recettori CB1 del cervello, ma li modula indirettamente attraverso altri meccanismi. Tra l’altro, il CBD interagisce anche con altri recettori come i recettori CB2, 5-HT1A e GPR552, che sono coinvolti nella regolazione dell’infiammazione, del dolore, dell’ansia e della neuroprotezione. Gli effetti del CBD sono più sottili e graduali rispetto a quelli del THC.
Un’altra differenza sta nella legalità. Il THC è una sostanza illegale in parecchi paesi del mondo perché considerata uno stupefacente pericoloso per la salute pubblica. Il CBD invece è una sostanza legale in quasi tutti i paesi del mondo perché considerata sicura ed efficace per diversi scopi terapeutici. Per essere considerati legali, i prodotti a base di cannabis devono contenere una percentuale molto bassa o nulla di THC (in genere inferiore allo 0.2% o allo 0.6% a seconda delle normative locali), mentre non ci sono limitazioni per quanto riguarda il contenuto di CBD. Proprio per questo motivo, la cannabis ricca di CBD e povera di THC viene anche chiamata cannabis light.
Infine, una differenza tra CBD e THC riguarda le fonti da cui si estraggono. Il THC si trova principalmente nella cannabis sativa o marijuana, una varietà di cannabis che ha una concentrazione elevata di questo cannabinoide (fino al 30% o più). Il CBD si trova invece principalmente nella cannabis indica o canapa, una varietà di cannabis che ha una concentrazione bassa o nulla di THC (inferiore allo 0.2%) ma alta di CBD (fino al 20% o più).
Potrebbe tornarti utile una tabella riassuntiva con le differenze tra CBD e THC:
Tabella riassuntiva delle differenze tra CBD e THC
Caratteristica |
CBD |
THC |
Struttura molecolare |
Lineare con gruppo -OH |
Ciclica senza gruppo -OH |
Legame con recettori CB1 |
Indiretto o antagonista |
Diretto o agonista |
Effetti psicoattivi |
No |
Sì |
Effetti terapeutici |
Antinfiammatorio, analgesico, ansiolitico, anticonvulsivante, neuroprotettivo |
Antidolorifico, antiemetico, appetitostimolante |
Legalità |
Legale in quasi tutto il mondo |
Illegale in molti paesi del mondo |
Fonte |
Cannabis indica o canapa |
Cannabis sativa o marijuana |
LEGGI: Proprietà del CBD - Benefici nel breve e lungo termine
3 – Gli effetti sul nostro organismo quando assunti insieme: analisi in dettaglio
Quando il cannabidiolo (CBD) e il tetraidrocannabinolo (THC) vengono congiuntamente utilizzati, possono manifestare un'interazione complessa e generare effetti distinti rispetto all'assunzione individuale. La combinazione di CBD e THC può produrre risultati variabili, influenzati dalla proporzione tra i due composti, dalla dose e da fattori personali come tolleranza e metabolismo. Ciò porta a certi effetti.
Effetti cerebrali
Secondo un articolo pubblicato su Current Opinion in Psychiatry, è stato dimostrato che il CBD modula gli effetti psicoattivi del THC, attenuandone potenzialmente gli effetti indesiderati. La ricerca suggerisce che l'associazione di CBD e THC può offrire un'esperienza più equilibrata e meno ansiogena rispetto all'assunzione esclusiva di THC.
Tuttavia, lo stesso articolo sottolinea che alcuni studi hanno segnalato possibili effetti avversi della combinazione di CBD e THC, come l'aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Gli effetti congiunti di CBD e THC possono anche dipendere dalla specifica condizione medica trattata, dalla via di somministrazione e da altri fattori individuali. Pertanto, è meglio consultare un medico quando si tenta di assumere un composto ibrido.
Rischio di effetti negativi
Uno studio pubblicato su Journal of Clinical Pharmacology ha rivelato che la combinazione di CBD e THC può incrementare i livelli di entrambi i composti nel sangue, aumentando potenzialmente il rischio di effetti indesiderati. È pertanto necessaria ulteriore ricerca per valutare la sicurezza e l'efficacia di questa combinazione
E così arriviamo alle conclusioni di questo capitolo. L'associazione di CBD e THC può generare effetti differenti rispetto all'assunzione isolata dei composti, e la sicurezza e l'efficacia di tale combinazione dipendono da diversi fattori. È fondamentale consultare un professionista sanitario prima di combinare CBD e THC, soprattutto se si assumono altri farmaci o si hanno patologie sottostanti. Mi raccomando!
4 – CBD e THC sulla salute mentale: le differenze
Quali sono le differenze sul nostro organismo?
Il THC, avendo effetti psicotropi, non è esattamente adatto per la salute mentale, tranne in casi urgenti, come insonnia cronica data da traumi o altro ancora. In genere, il CBD è preferito.
Secondo le nuove teorie neuroscientifiche, si osserva che la cannabis light possiede un effetto calmante che può influenzare positivamente la salute mentale. Il CBD, infatti, può influenzare la regolazione dei neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina. Questi effetti possono potenzialmente favorire l'intelligenza emotiva, migliorando la capacità di comprendere e gestire le emozioni. I recettori si trovano nel sistema nervoso, consentendo al CBD di agire sul sistema parasimpatico per ripristinare un equilibrio, come ad esempio l’apparato digerente.
Agisce in modo ottimale sia nei casi di depressione che di ansia generalizzata.
La depressione, una malattia che colpisce circa 250 milioni di persone nel mondo, viene comunemente trattata con farmaci tradizionali. Tuttavia, il cannabidiolo (CBD) rappresenta un'alternativa sempre più popolare in quanto non causa dipendenza e ha pochi effetti collaterali. A differenza del THC, il CBD non ha effetti psicotropi. Il CBD può aumentare i livelli di serotonina nel cervello, ridurre l'ansia, migliorare il benessere generale, favorire un sonno di qualità e svolgere un'azione antinfiammatoria per alleviare i sintomi depressivi.
L'ansia può manifestarsi in vari sintomi, come tachicardia e parestesia. Il CBD può essere utile nel trattamento dell'ansia patologica, anche in combinazione con la psicoterapia. La ricerca ha evidenziato che il CBD può ridurre i livelli di ansia agendo sulle regioni limbiche e paralimbiche del cervello. In particolare, sembra che il CBD possa alleviare l'ansia sociale. Studi suggeriscono che il potenziamento del sistema endocannabinoide potrebbe essere una strategia efficace per mitigare gli effetti fisici e comportamentali dello stress.
Per approfondire: CBD e Salute mentale: Come il Cannabidiolo può trattare la Depressione e l'Ansia
Sapevi inoltre che il cannabidiolo può essere un ottimo rimedio nei casi di disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività (ADHD)? Ma anche con il Morbo di Alzheimer.
5 – Olio CBD vs Olio CBD full spectrum
Intercorre una sensibile differenza, non bisogna mia confondere i due oli. Esistono diverse tipologie di olio di CBD sul mercato, che si distinguono per la composizione e la purezza del CBD e per la presenza o meno di altri composti della pianta di cannabis, come altri cannabinoidi, terpeni, flavonoidi e vitamine. Seguono un certo processo di estrazione.
Le due principali tipologie di olio di CBD sono l’olio di CBD a spettro completo (full spectrum) e l’olio di CBD ad ampio spettro (broad spectrum). Vediamo quali sono le differenze tra queste due tipologie.
Olio di CBD a spettro completo (full spectrum)
L’olio di CBD a spettro completo è un olio che contiene il CBD e tutti gli altri composti naturali presenti nella pianta di cannabis, compreso il THC (tetraidrocannabinolo), il principale cannabinoide psicoattivo che provoca gli effetti “sballo” della marijuana. Tuttavia, la concentrazione di THC in questo tipo di olio è molto bassa e deve rientrare nei limiti legali stabiliti da ogni paese (in genere inferiore allo 0.6%).
Olio di CBD ad ampio spettro (broad spectrum)
L’olio di CBD ad ampio spettro invece è un olio che contiene il CBD e tutti gli altri composti naturali presenti nella pianta di cannabis, ad eccezione del THC, che viene chimicamente rimosso. L’olio di CBD ad ampio spettro conserva quindi tutte le sostanze nutritive e terapeutiche della pianta di cannabis, tranne il THC.
Va bene, ma in quale caso conviene scegliere un olio a spettro completo e uno ad ampio spettro? Dipende. Alla fine sono assai simili, con la differenza che quello ad ampio spettro è completamente privo di THC.
LEGGI: Olio CBD – Benefici, effetti, uso e dove comprarlo
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