Apparato digerente e Cannabinoidi

Tutto quello che devi sapere sui benefici cannabis e apparato digerente

Il nostro Apparato digerente trae un enorme benefici dai Cannabinoidi presenti nella pianta di Cannabis

 

I recettori del sistema endocannabinoide si trovano in tutti gli apparati più importanti del nostro corpo, quindi anche in quello gastrointestinale. L’attivazione o meno di importanti funzioni del sistema digerente sono direttamente dipendenti dal meccanismo attivo dei cannabinoidi.

 

In questo articolo vedremo come i cannabinoidi possono modificare in modo molto marcato questa zona del corpo con tutte le sue funzioni relative, migliorando o rendendo più difficoltose alcune attività per il nostro organismo. Ora analizzeremo più nel dettaglio le conseguenze.

 

 

1 – Alcuni richiami anatomici

Tutti i compiti legati all’introduzione, digestione e assorbimento di energia e macronutrienti sono affidati all’apparato digerente il quale ha anche il compito di eliminare tutte quelle sostanze non necessarie e quindi considerate scarti. Si potrebbe paragonare ad un lungo tubo cavo (di circa 12 metri) che attraversa il corpo dalla bocca fino all’ano.

 

Il passaggio che effettua il cibo prima di essere espulso inizia dalla bocca passando per faringe, esofago, stomaco ed intestino (tenue e crasso). Nell’ultimo tratto sono presenti anche il retto ed il canale anale, ovvero la parte anatomica da cui fuoriescono gli scarti sotto forma di feci.

 

L’intestino, oltre a digerire ed assimilare le sostanze nutritive, ha anche altri compiti al contrario di come si pensava in passato. La ricerca ha svelato che l’intera regolazione del bioma avviene in questo punto ed il corretto bilanciamento di batteri e funghi al suo interno è fondamentale per un sistema immunitario più forte e quindi un corpo più sano e resistente. Inoltre, questi microrganismi assimilano sostanze benefiche come le vitamine e si occupano dell’espulsione di quelle tossiche.

 

 

2 – Il sistema endocannabinoide nel tratto gastro-intestinale

Dopo questo richiamo anatomico entriamo nel dettaglio e scopriamo come cooperano insieme.

Gli endocannabinoidi sono dei neurotrasmettitori che si legano ai cannabinoidi scatenando una serie di reazioni differenti tra loro. Sono presenti praticamente in ogni zona del corpo: organi, ghiandole, sistema nervoso etc…

Per questo motivo i cannabinoidi possono essere efficaci su quasi tutte le zone del corpo umano.

Negli anni queste connessioni sono state sempre più studiate e approfondite, fino a giungere alla conclusione che il sistema endocannabinoide è fondamentale per tutti i processi metaboli; ovvero tutti i passaggi necessari all’elaborazione ed all’assimilazione dei nutrienti.

Già dall’antichità la cannabis veniva utilizzata per la cura dei disturbi intestinali e digestivi, teoria poi confermata dalla comunità scientifica. Il sistema endocannabinoide è in grado di modificare ed influenzare molti aspetti legati all’infiammazione dei tessuti, assimilazione di sostanze, stimolazione del bioma e connessione tra apparato e cervello.

  

3 – Pro e contro dei cannabinoidi sull’apparato digerente

L’assunzione di marijuana può avere moltissimi effetti positivi sull’apparato digerente; in particolare per tutti coloro che soffrono di patologie legate all’assorbimento, alterazione del microbioma o infiammazioni intestinali. Le malattie più comuni sono le ulcere intestinali, morbo di Crohn e conseguenze ad allergie (come la celiachia). Il principale beneficio dei cannabinoidi sarebbe dovuto alla loro proprietà di limitare le infiammazioni all’interno delle cellule, diminuendo quindi la sensazione di dolore ristabilendo il corretto funzionamento cellulare.

 

anatomia apparato digerente - bongae.com

 

Uno degli effetti più comuni della cannabis sul corpo è la stimolazione della fame (detto anche fame chimica). Condizione molto importante per chiunque abbia dei disturbi alimentari che impediscono una dieta bilanciata (come l’anoressia o la bulimia). Inoltre, la marijuana placa il senso di nausea dovuto all’assunzione dei farmaci.

Gli aspetti esistono anche se sono limitati e minimi se paragonati ai benefici. Alcune persone potrebbero avere sintomi opposti dopo aver consumato cannabinoidi; per esempio, sviluppando nausea o blocco dell’appetito. Inoltre, assumendo ma marijuana tramite combustione diretta si va incontro a tutti i rischi polmonari ed alle vie aeree anche perché molto spesso viene consumata insieme al tabacco il quale contiene numerose sostanze cancerogene.

Per questo motivo è consigliato un altro metodo di assunzione, che sia più salutare per il corpo e che non vanifichi i benefici di questa magnifica pianta.

A proposito: sai che il THC aiuta a stimolare la fame? Conosci tutte le differenze che intercorrono tra questa molecola e il CBD?

 

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