Somministrare CBD ai Bambini e possibile ?
Scopriamo insieme perché il CBD è possibile somministrarlo ai bambini
La storia della statunitense Charlotte Figi è esemplare. Soffriva, fin da quando aveva tre mesi di età, di trecento attacchi epilettici a settimana, un numero tremendo solo da immaginare. Quando le fu somministrato il CBD, passò da trecento epilessie a solo tre a settimana, una diminuzione massiccia delle crisi. Il cannabinoide offre il vantaggio di non essere un principio psicoattivo, tra l’altro è usato pure nei disturbi del comportamento.
Nonostante derivi dalla cannabis, cerchiamo di capire perché non può avere effetti ‘sballanti’ in un bambino.
1 – Distinguere CBD da THC una volta e per tutte
La cannabis conserva diverse sostanze chiamate appunto cannabinoidi. Appunto sono più sostanze, non una. A loro volta si dividono in CBD (cannabidiolo) e in THC. Il THC è quello che per anni è stato più conosciuto e studiato e ha effetti psicoattivi comprovati. Il Cannabidiolo invece si lega a recettori diversi e non ha questo tipo di effetti, per tal motivo può essere somministrato ai bambini senza ripercussioni.
Hanno in comune il fatto che essendo simili ad altre sostanze prodotte naturalmente dal nostro sistema endocannabinoide, suscitano una rapida risposta da parte del nostro organismo. Tutto qui. Il THC è assolutamente inadatto ai bambini, ci teniamo sottolinearlo.
Approfondisci: CBD vs THC – Cosa sono e da cosa differiscono
2 – Patologie trattabili nei bambini
Come prima accennato, è possibile trattare con successo le crisi epilettiche. Poi il cannabidiolo può essere impiegato nel combattere patologie autoimmuni con esordio precoce, ADHD, ansia e depressione. Riguardo l’autismo, patologia neuropsichica e del comportamento ostica da gestire, il CBD si è dimostrato utile nel ridurre la sua sintomatologia, in particolar modo l’aggressività e l’ansia del bambino. Ciò garantisce al bambino anche una vita sociale più serena. Migliaia di bambini sono stati sottoposti a terapie a base di CBD senza riscontrare effetti avversi. Gli unici effetti avversi notificati sono stati nausea e fatica, a causa di dosaggi troppo elevati.
Ovviamente prima di avviare una terapia, bisogna sempre parlare col proprio medico di fiducia, per tutti i controlli del caso. Ci risulta chiaro che il CBD supera ampiamente gli effetti collaterali.