Tricomi della Cannabis: cosa c'è da sapere

Contenuto dei tricomi della Cannabis Legale, CBD

Conosciamo insieme i Tricomi della Cannabis e quale sono le loro funzioni!

 

Se sei un appassionato, sicuramente sarai a conoscenza dei tricomi presenti nella cannabis light, quel manto che conferisce alla pianta un aspetto quasi mistico. Ardui da osservare ad occhio nudo, sono importanti per la pianta e i fiori di Canapa Sativa L.

 

La domanda da porsi è cosa sono precisamente e quale funzione svolgono nella cannabis? Facciamo chiarezza.

 

 

LA LORO FUNZIONE

Nella cannabis, i tricomi sono minuscole escrescenze che crescono sull’intera pianta di canapa simili, più che ad una peluria, a dei minuscoli funghi trasparenti. Anche se la parola deriva dal greco "Tríchōma", che significa "peli". Siccome sono microscopici, solo uno  zoom sul cristallino manto di resina potrà rendere visibili i tricomi.

 

Ingrandimento sui tricomi della cannabis - spiegazione in questo articolo - Bongae.com

 

La loro funzione madre è quella di attrarre gli insetti benefici, allontanare i parassiti e proteggere la pianta dai raggi UV e dagli agenti atmosferici. Infatti i tricomi della cannabis producono una resina simile al miele, un composto denso e appiccicoso che contiene cannabinoidi, terpeni e flavonoidi ( questi ultimi presenti anche nelle foglie del tè). Lo strato di resina è fondamentale per evitare che i fenomeni atmosferici danneggino la pianta, mentre gli aromi prodotti dai terpeni funzionano come repellenti per i parassiti e per i predatori. Spesso si dimentica l’intelligenza delle piante!

 

Insomma, possiamo concludere che i tricomi e la resina siano un vero e proprio scudo che protegge la pianta, rendendola in salute il più tempo possibile. Un’assenza di tricomi significa che la salute della cannabis non sia ottimale.

 

DOVE SI TROVANO

I tricomi crescono su tutta la pianta di marijuana, anche se si concentrano maggiormente sulla parte dei fiori, e in minor misura rami, foglie e il fusto. Diciamo però che osservarli ad occhio nudo è difficilissimo: sono fin troppo piccoli e il loro aspetto è quasi trasparente.  Puoi osservare solo la resina, questo manto che ricopre in maniera indistinta la pianta. Non è necessario avere un microscopio, basta possedere una semplice lente di ingrandimento. Allora potrai verificare la qualità della pianta.

 

Va sottolineato che i tricomi possono assumere diverse forme ma tre in particolare sono una costante della cannabis:

 

 

  • Tricomi bulbosi: piccolissimi e sono presenti sull’intera superficie della pianta. Difficili da individuare anche al microscopio, hanno dimensioni che vanno dai 10 ai 15 micrometri.
  • Tricomi sessili: leggermente più grandi dei bulbosi, si compongono di un gambo e di una testa, tipo i funghi. Essendo più grandi dei bulbosi, si possono individuare con una lente d’ingrandimento, non è necessario un microscopio.
  • Tricomi capitati-peduncolati: hanno dimensioni maggiori rispetto alle altre due tipologie, infatti possiamo individuarli osservando i fiori da molto vicino.

 

 

RICONOSCERE I TRICOMI MATURI

I coltivatori, con in mano una lente di ingrandimento, si focalizzano sulle infiorescenze e osservano  il colore delle ghiandole produttrici di resina, quel manto prima sopracitato:

 

  • Una resina trasparente significa che i bud di marijuana sono ancora immaturi.
  • I terpeni lattiginosi ma, in parte, trasparenti, indicano che i fiori sono quasi pronti per la raccolta.
  • Quando i terpeni sono in gran parte lattiginosi e leggermente ambrati… Sono al punto giusto maturi.

 

Dunque un’analisi approfondita della resina e del suo colore ci aiuta a capire se la pianta sia giunta a maturazione.

 

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