Come trimmare la Cannabis a casa

Il Metodo del Trimming per Migliorare la Qualità dei Fiori di Cannabis Legale - Bongae

 Cosa significa trimmare?

 

Significa rifinire il taglio della cima di cannabis in modo tale da eliminare le parti più inutili per scopi di consumo: rametti, foglioline rovinate. Una volta eliminate le cime dai rami si dovrà procedere col taglio delle foglioline che si appiccicano alle infiorescenze. Prendiamo in mano delle forbici affilate da potatura e si tagliano dalla pianta le foglioline amalgamate dalla resina esterna. Non sono da buttare, servirà per altro.

 

Una volta che la nostra pianta sarà giunta ad un certo grado di maturazione, tale da raccoglierla, il trimming sarà sempre necessario. Un diamante è la dura lavorazione di una gemma grezza. Il risultato finale della cannabis è analogo, poiché rifinire il taglio sarà cruciale per la qualità del raccolto.

 

Ecco la nostra guida al trimming!

 

 

Come trimmare la Cannabis

Ora che abbiamo bene in mente cosa sia e cosa significhi trimmare, è arrivata l’ora di capire come svolgere questo delicato processo. Chiaro che ogni coltivatore ha il suo metodo di trimming, però ci sono alcune indicazioni generali da seguire. Ci sono due alternative di taglio:

 

  • Taglio bagnato: si taglia sulla pianta umida o bagnata.
  • Taglio secco: si taglia su cime essiccate.

 

Entrambi i tipi di taglio hanno i loro pro e contro, starà a voi scegliere la modalità, in base alle vostre esigenze. Entriamo nei dettagli.

 

 

Trimming Umido

Detto in poche parole, significa togliere le foglioline della cima subito dopo che queste sono stare recise dal ramo. La manicure viene effettuata quando la pianta è ancora fresca e non essiccata. Essendo più morbida la pianta, viene anche più facile svolgere il lavoro di trimming, si notano meglio i diversi elementi e si può svolgere un lavoro più preciso. Chi è un principiante, noi consigliamo il trimming a fresco. Anche a livello di tempistiche i tagli risultano più rapidi.

Trimming Secco

 

Al contrario di quello a fresco, quello a secco consiste nel suo opposto: far essiccare i rami potati prima di procedere al trimming. Le varie parti, dopo l’essiccamento, saranno più dure e difficili da togliere, anche da distinguere. Questo tipo di manicure è consigliabile per chi già dimostra una certa manualità nel recidere le parti inutili delle foglioline e i rametti. C’è da dire che la pianta con un processo di essiccamento depositerà più resina, tra l’altro avrà anche un aroma più intenso. Se da un lato il trimming a secco è più ostico, dall’altro garantisce una qualità maggiore del raccolto.

 

Una volta che i rami saranno completamente essiccati e si spezzeranno alla minima pressione andranno tolti del tutto; inoltre dovranno essere tolte anche la maggior parte delle foglie più minuscole. Verranno conservate ed usate in futuro per creare cosmetici, edibles, tinture, tisane e hashis.

 

Scopri di più sulla coltivazione di cannabis.

 

Che tu scelga trimming a fresco o a secco, ricordati che è un’arte a sé. Solo una prolungata esperienza di rifinitura consentirà il raccolto migliore.