Come Estrarre in casa la resina dalla Cannabis
Il fai da te per estrarre la resina di cannabis in casa è il miglior modo per la tua privacy
Quando pensiamo alla Cannabis ci vengono in mente le sue foglie a punta lunga e affusolate, una vera e propria icona. Dopotutto, è il materiale più sfruttato della pianta Cannabis Sativa. Con un occhio più attento, tuttavia, tra le foglie iconiche si nasconde un vero e proprio nettare, la resina di cannabis. Con questa sostanza è possibile produrre un olio di CBD homemade. Prima di capire come estrarla, chiariamo cosa sia e a quale scopo viene prodotta dalla pianta.
Cos’è la resina della Cannabis
La resina è una linfa dalla colorazione dorata, simile al miele, al tatto appiccicosa, secreta dai tricomi per proteggere la pianta stessa da insetti, parassiti e dai raggi ultravioletti. Tra gli esseri viventi vige sempre un sistema attrattivo-repellente, persino nei batteri, e le piante non fanno eccezione. Infatti l’odore della linfa dorata potrebbe attrarre insetti impollinati, necessari per la riproduzione della canapa sativa. Si trova in maggiori quantità nelle femmine non ancora impollinate.
Il vantaggio di questa resina è la sua ricchezza in termini di cannabidiolo, un principio attivo che ha su di noi effetti antinfiammatori e rilassanti. Ricordiamoci come sempre che il CBD è esente da effetti psicoattivi. Visto il tipo di sostanza (mielosa), un olio rilassante ed antinfiammatorio ci torna sempre utile.
Il processo di estrazione è un lavoro delicato, poiché errori nell’estrazione possono compromettere i principi tipici della resina, citati poco più sopra. Uomo avvisato, resina mezza salvata. Vediamo come estrarre la resina direttamente in casa.
Come estrarre la resina dalla cannabis
Diciamo sin da subito che ci sono più mezzi da utilizzare per la sua estrazione. Ad esempio tramite essiccazione della pianta utilizzando alcol, ma alcuni principi possono andare perdendosi. Noi consigliamo altri tre metodi.
- Estrazione ice water: Utilizzando acqua e ghiaccio, richiede la presenza di temperature che variano dai 2 gradi a scendere. In tal modo si isolano i tricomi, lasciando intatti i principi attivi della resina.
- Dry Soft: Rappresenta la scelta più economica ed efficiente. Bisogna usare un sacchetto a maglia per introdurre i fiori al suo interno. Poi si ripone nel freezer per qualche ora, giacché il freddo favorisce il distaccamento dei tricomi dalle foglie.
- Rosin Tech: Questo è un metodo un po’ ‘spartano’ ma utile. Si usa una piastra per capelli per estrarre la resina. Come? Lasciamo che la piastra si riscaldi, la avviciniamo alla pianta (senza toccarla con la parte rovente) e la resina, ormai in forma liquida, sarà rilasciata su una carta appositamente oleata da noi.
Usare la resina estratta come Olio di CBD
La resina CBD si può utilizzare come olio di cannabis, tenendo conto che la concentrazione di principio attivo è maggiore grazie al tipo di estrazioni elencate qui sopra. La consistenza più densa la rende però diversa dai classici oli. Va erogata attraverso l’uso di un pratico contagocce.
Per quanto riguarda l’assunzione, si preferisce, di norma, quella per via orale. Difatti, è possibile berla tranquillamente in un caffè, in un tè o una tisana in base ai propri gusti.
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