CANNABIS: In quali paesi è legale e in quali lo sarà presto
CANNABIS: informati prima di portare con te i fiori !
Il mondo è un continuo braccio di ferro tra l’ala conservatrice e quella progressista. Un dato curioso è come l’utilizzo ricreativo di tabacco sia ben esteso nella mappa mondiale: in tutto il mondo si fumano più di 15 miliardi di sigarette all’anno, come riportato in un report dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). Fino al 2019, sono stati individuati 1,3 miliardi di fumatori, ovvero più del 20% della popolazione mondiale. Un quadro devastante se teniamo in considerazione un fatto semplice: il tabacco causa dipendenza per via della nicotina. La cannabis a basso contenuto di THC, invece, no.
La Cannabis con alto tasso di CBD non solo non causa dipendenza, ma al contrario del tabacco cerca di arrabattarsi per rendersi legale nello scenario globale. Purtroppo la pianta miracolosa di canapa incontra i muri del conservatorismo in molti paesi, ciononostante in alcuni riesce ad essere legalizzata, del tutto o parzialmente. Una lotta impari, potremmo dire. Lo è, ma non si demorde, neanche in Italia, si lotta per la legalizzazione ricreativa della cannabis light con campagne di disobbedienza civile.
Al di là delle lotte per la legalizzazione, cerchiamo di capire in quali paesi è presente la cannabis legale e in quali lo sarà presto.
1 – La mappa dei paesi in cui è legale
Il primo paese al mondo ad aver legalizzato la cannabis CBD è l’Uruguay, paese dove l’uso ricreativo della marijuana è legale dal 2013, da ben nove anni. Vale lo stesso per la vendita, distribuzione e produzione. L’allora presidente José Mujica voleva contrastare il radicato mercato nero delle droghe, nonché il ‘bancomat’ per eccellenza della criminalità organizzata. La norma approvata permette la coltivazione di un massimo di 6 piante per abitazione, l’acquisto nei club di marijuana con un limite di 99 piante e persino la vendita in farmacia, con un limite imposto di 40 grammi al mese. Secondo i dati e le stime dell’Instituto de Regulación y Control del Cannabis, nei primi cinque anni dalla legalizzazione, la legge ha sottratto più di 22 milioni di dollari di profitti ai narcotrafficanti uruguaiani.
Negli Stati Uniti l’epicentro della legalizzazione è rappresentato sicuramente dallo stato del Colorado, che ha come portabandiera la dolcissima Charlotte Figi, una ragazzina che soffriva di gravi crisi epilettiche e che l’uso a scopo medico la aiutò ad alleviare enormemente i sintomi. Abbiamo parlato della sua toccante storia in un altro articolo.
Da quel momento in poi, avvenuto nel 2012 con un referendum, seguirono effetti a catena:
- Alaska, Washington D.C. e Oregon nel 2014, sempre attraverso un referendum, legalizzando vendita e uso ricreativo della cannabis.
- California, Nevada, Maine e Massachussets nel novembre 2016.
- Vermont nel 2018 e Illnois si è dichiarata a favore della legalizzazione di recente, nel gennaio 2020. Arizona e Montana seguono Illnois. Così come il New Jersey.
- Nel 2021 viene legalizzata nel Connecticut e nel New Mexico.
Sempre in America, il Canada ha legalizzato l’uso ricreativo il 17 ottobre 2018, venendosi a creare un mercato legale che frutta al governo miliardi di dollari.
In Europa la situazione è più sfumata, non esattamente ideale per gli amanti della canapa. In Spagna è legale coltivare o fumare cannabis con alto contenuto di cannabinoidi all’interno delle mure domestiche, mentre è illegale l’uso ricreativo nella sfera pubblica. In Belgio puoi coltivare e possedere una pianta di cannabis, ma solo se femmina. Nei Paesi Bassi è legale secondo normative precise: la tolleranza alla marijuana si limita infatti ai coffee shop. In Georgia è legale dal luglio 2018, sia il possesso che la consumazione (terapeutica e ricreativa). E in Austria l’uso ricreativo è illegale, anche se dal 2016 è permesso un modesto possesso di Cannabis. La vendita di semi e piante di canapa CBD è legale.
Possiamo dire che nel tassello euro-atlantico mancano paesi importanti, come l’Italia, la Francia, la Polonia, l’Inghilterra e la Spagna. Addirittura in Francia per il consumatore sono previste pene fino ad un anno di carcere, mentre nel Bangladesh, un paese povero e certamente più legato alle tradizioni, ne consente l’uso ricreativo, anche se non vi è una legge apposita. Comunque è un luogo dove acquistare cannabis legalmente. In Romania il possesso prevede il carcere.
Le nazioni in cui la cannabis ancora è illegale purtroppo sono innumerevoli: si va dalla Cina all’Arabia Saudita, dal Giappone agli Emirati Arabi, e insomma, tanti altri paesi. Invece, giusto per tornare un po’ ottimisti, in quali paesi sarà presto legale? Vediamoli insieme.
2 – In quali paesi sarà presto legale o lo è da recente
Uno dei paesi più importanti dell’Unione Europea presto legalizzerà ampiamente l’uso ricreativo della cannabis, stiamo parlando della Germania. Proprio di recente sono usciti i primi dettagli sulla legge, come riportato dall’ANSA: maggiorenni non puniti se possiedono o acquistano fino a 20 grammi di cannabis. La pianta potrà avere il 15% di THC mentre il 10% per chi avrà un’età compresa tra i 18 e i 21 anni. I commercianti di cannabis dovranno pagare una tassa apposita, una sovrattassa immaginiamo per far intascare più soldi allo stato invece che alla criminalità, e i negozi non potranno trovarsi nei pressi di scuole o strutture riguardanti giovani. C’è da dire che ancora non esiste una bozza definitiva, anche se ormai la direzione sembra essere stata presa.
Malta è un altro paese europeo che da poco ha legalizzato l’uso ricreativo e la commercializzazione della cannabis, nel Dicembre 2021, attraverso l'Avviso Legale n. 478.
Il Lussemburgo cavalca la rivoluzione verde della pianta miracolosa. La legge, emanata quest’anno, permette di coltivare fino a 4 piante di cannabis per famiglia. Il divieto di consumo in pubblico rimane vigente e il consumo e il trasporto non sarà più considerato illegale fino a 3 grammi. Senza limiti invece il commercio di semi di marijuana, come anche l’olio di cannabis. Per i minorenni rimane illegale sia il possesso che il consumo della pianta.
La Thailandia, spostandoci verso l’ala asiatica, è il primo paese asiatico ad aver legalizzato la cannabis, nel giugno 2022. Quindi proprio da poco. In 100mila già volevano coltivarla, giusto per far capire quanto fosse sentita la voglia di legalizzarla. Restano proibite le piante con alto contenuto di THC, avendo effetti psicoattivi dimostrabili.
In Rhode Island la cannabis viene legalizzata quest’anno, l’uso ricreativo per adulti adesso è disponibile ovunque nello stato.
In Italia la coltivazione di cannabis sativa è regolamentata dalla legge 242/2016, in vigore
dal 14 gennaio 2017. Se sei curioso acquista la cannabis made in sud Biologica e Certificata in modo rapido e sicuro.
Lascia un commento