Scienza
La canapa contiene generalmente livelli più elevati di CBD rispetto al THC. Secondo la normativa europea, per essere classificata come canapa, una pianta non deve contenere più dello 0,6% di THC. Ciò significa che la maggior parte delle varietà di canapa contiene una percentuale di THC molto bassa, spesso inferiore all'1%. Come la nostra canapa Made in Sud! Bongae seleziona la migliore canapa ricca di CBD, impreziosita da minerali aggiuntivi e dal clima mediterraneo.
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Il CBD e altri composti presenti nella cannabis agiscono come "chiavi" che si legano ai recettori endocannabinoidi presenti nel corpo, modulando così l'attività del sistema endocannabinoide ed influenzando varie funzioni fisiologiche. Questo spiega perché il CBD può avere un'ampia gamma di effetti terapeutici e poche controindicazioni. Detto ciò, non è privo di effetti collaterali. Può accadere di avere qualche lieve effetto spiacevole, in realtà può capitare con qualsiasi alimento o medicinale. Vediamoli in dettaglio.
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uno studio del 2010 condotto dal Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dello University College Hospital di Galway, in Irlanda, ha suggerito che il cannabidiolo potrebbe anche aiutare a lenire i dolori causati dalle contrazioni muscolari. Nonostante queste promettenti evidenze, il futuro dell'uso del CBD durante la gravidanza è ancora incerto e richiede ulteriori ricerche per determinare se sia effettivamente sicuro per le madri e i feti in via di sviluppo.
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Il CBD si è dimostrato utile anche per il trattamento del dolore infiammatorio, ormai è cosa nota. Per dire, in molti casi di artrosi, agisce come antinfiammatorio naturale, prevenendo l'aggravamento della malattia. Uno studio condotto dall'Università di Varese ha evidenziato che l'estratto di cannabis e il CBD sono in grado di inibire la produzione di citochine, cioè molecole infiammatorie. Il CBD interagisce anche con i processi chimici legati all'anandamide, un endocannabinoide che è associato alla percezione del dolore.
Quando si consuma cannabis medica, il THC si lega ai recettori dei cannabinoidi presenti nel cervello e nella spina dorsale, modificando l'attività di alcune cellule nervose e causando gli effetti tipici della cannabis, come l'alterazione della percezione, il cambiamento dell'umore e la modifica della memoria. La cannabis medica può avere effetti positivi o negativi a seconda della dose e della frequenza di utilizzo. A dosi elevate, può causare effetti collaterali come la confusione, l'ansia e la paranoia. A dosi più basse, può avere effetti terapeutici, come il sollievo del dolore e il miglioramento dell'appetito.
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